Il Sen. Costa nominato Presidente della Commissione d’inchiesta sull’uranio impoverito
Riprende così l’attività dell’importante organismo d’inchiesta sui casi di morte o gravi malattie dei nostri militari connessi all’esposizione di particolari fattori chimici tossici.
L’attuale Commissione, istituita dal Senato il 16 marzo 2010, è composta da 21 Senatori ed è appunto presieduta da un componente indicato dal Presidente del Senato.
La decisione di istituire nuovamente nel corso dell’attuale legislatura tale Commissione di inchiesta ( che opera con gli stessi poteri e gli stessi limiti dell’Autorità giudiziaria ai sensi dell’art. 82 della Costituzione) nasce dalla esigenze di approfondire tutte le problematiche connesse all’utilizzo di proiettili all’uranio impoverito, in relazione alla esposizione a particolari fattori chimici, tossici e radiologici dal possibile effetto patogeno derivante dall’utilizzo dell’uranio impoverito e dalla dispersione nell’ambiente di nano particelle di minerali presenti prodotte dalle esposizione di materiale bellico e alle eventuali interazioni.
“La disciplina istitutiva della Commissione Parlamentare d’Inchiesta – ha dichiarato il Neo Presidente Sen. Costa – assegna allo stesso organismo compiti più ampi e più approfonditi per tutelare con maggiore efficacia i militari a vario titoli coinvolti, pur nella consapevolezza che non è emerso dai lavori delle precedenti commissioni d’inchiesta alcun nesso di causalità diretta tra le malattie o i decessi e l’esposizione all’uranio impoverito. Tuttavia occorre prestare particolare attenzione ai mezzi di tutela e di indennizzo per i soggetti coinvolti”.
“A tale fine - continua il Sen. Costa - a differenza delle altre Commissioni d’Inchiesta sulla stessa materia la attuale Commissione avrà il compito di indagare nei seguenti ambiti: sulle specifiche condizioni ambientali dei vari contesti operativi al fine di valutare le misure adottate per la selezione delle migliori forme di sistemazione logistica e dei più appropriati equipaggiamenti di protezione individuali per le truppe impiegate; sull’adeguatezza della raccolta e dell’analisi epidemiologica dei dati sanitari relativi al personale militare e civile, sia di quello operante nei poligoni e nelle basi militari sul territorio nazionale sia quello inviato nelle missioni all’estero; sulle componenti dei vaccini somministrati al personale militare, indipendentemente dal successivo impiego; sulle modalità della somministrazione dei vaccini allo stesso personale, nonchè sul monitoraggio delle condizioni immunitarie dei soggetti osservati; sui rischi associati alla presenza di gas radon e di materiali contenenti amianto negli ambienti ove il personale militare è chiamato a prestare servizio. “
C’è da aggiungere che la Commissione ha altresì il compito di monitorare il funzionamento del Servizio Sanitario Nazionale per le attività concernenti l’ambito di lavoro della stessa, nonchè il funzionamento del servizio Sanitario Militare, ed in particolare la fruibilità di quest’ultimo in termini di efficienza e di efficacia sul territorio italiano e all’estero, nell’ottica di una migliore tutela della salute di tutti coloro i quali possono essere considerati soggetti a rischio nell’espletamento del proprio servizio.
“La nuova Commissione d’inchiesta - conclude il Senatore Costa - ha inoltre lo scopo di indagare con maggiore ampiezza tutti gli aspetti connessi e correlati al fine di dare la maggiore tutela possibile, anche in termini di indennizzo e ristoro dei militari e civili coinvolti, nella consapevolezza dei delicati compiti svolti a difesa dell’ordinamento democratico, della pace e della sicurezza nazionale. “