venerdì 9 aprile 2010

Padania nucleare

Padania nucleare

Le testate nucleari nascoste in Italia
di Beppe Grillo
(24:26)
bombe.jpg


Immagine da: www.superedo.it

L'Italia è una potenza nucleare in franchising. La licenza, dalla fine della seconda guerra mondiale, l'abbiamo ottenuta dagli Stati Uniti. Sul nostro territorio ci sono ordigni nucleari americani pronti a essere caricati su un bombardiere e lanciati su uno Stato canaglia a scelta. Nel blog in questi cinque anni sono state riportate tutte le informazioni possibili sui depositi nucleari di Aviano e Ghedi Torre contenenti 90 testate nucleari. Fotografie dall'alto dei siti, tipo di ordigni, servizi, interviste, documenti.
Un rapporto del Dipartimento della Difesa Usa ha valutato il potenziale distruttivo pari a 900 volte Hiroshima. Il documento fu ordinato Roger Brady, comandante dell'Air Force in Europa, dopo che un B52 trasportò per errore sei testate atomiche sorvolando gli Stati Uniti. Nel rapporto si rilevano: "problemi di edifici di supporto, alle recinzioni dei depositi, all'illuminazione e ai sistemi di sicurezza, a guardia delle basi vi sono soldati di leva con pochi mesi di addestramento".
Nella base di Ghedi Torre, alcuni anni fa, un gruppo di ragazzi improvvisò un picnic per una mezz'ora prima di essere identificato. Era un test per verificare le misure di sicurezza che fu documentato in seguito dalla televisione svizzera italiana. I nostri vicini sono da sempre preoccupati di un incidente nucleare a due passi da casa loro. Può capitare. L'imponderabile è sempre in agguato. Un'esplosione dovuta a un errore umano o a un attacco terroristico cancellerebbe dalla carta geografica il Nord Italia e parte dei Paesi confinanti. Addio Padania.
In Italia nessuna reazione, eppure per Pdl e Pdmenoelle chi si preoccupano dell'Iran nuclearizzato almeno una volta alla settimana, ospitare un numero di testate sufficienti a spazzare via la vita dall'Europa dovrebbe essere un problema fondamentale. Una questione di vita e di morte. Persino la rivista TIME si è posta in un recente articolo dal titolo. "What to do about Europe secret nukes" (Cosa fare con le testate nucleari segrete dell'Europa) la domanda: "Is Italy capable of delivering a thermonuclear strike?" (L'Italia è capace di effettuare un attacco termonucleare?). Secondo il TIME, In caso di guerra l'Italia, in virtù di un accordo sottoscritto durante la Guerra Fredda, potrebbe acquisire il controllo delle bombe termonucleari B61 presenti sul suo territorio.
La presenza di ordigni nucleari in Italia è contraria al Trattato di non proliferazione nucleare (NPT), oltre che antistorica a vent'anni dalla caduta del muro di Berlino. Le bombe made in USA devono ritornare al loro Paese di origine. Loro non si arrenderanno mai (ma gli conviene?). Noi neppure.

Nessun commento:

Posta un commento

Perché è così difficile riconoscere i danni da avvelenamento radioattivo sulla salute ? E da vaccini?

Risponde AI Perplexity:  Il riconoscimento degli effetti sulla salute dell'avvelenamento radiologico incontra notevoli ostacoli politici...