Uranio impoverito, parte la commissione d'inchiesta presieduta da Gian Piero Scanu
(PRIMAPRESS) - ROMA - Al via, dopo tanti tentennamenti, la
Commissione parlamentare d’inchiesta sull’Uranio impoverito che dovrà
far luce,tra l’altro, sul rapporto tra morti precoci ed incidenza di
patologie cancerose tra le forze militari che ne hanno fatto uso. A
presiedere la commissione è Gian Piero Scanu, già membro della
Commissione difesa alla Camera.
“E’ molto forte il sentimento di responsabilità che questa Commissione
ha nei confronti di una pagina nebulosa dell’armamento italiano - ha
detto Scanu anticipando le ragioni che muoveranno le linee
programmatiche - e bisognerà sciogliere quei nodi che hanno sempre
impedito di fare luce sulla situazione. Desideriamo - ha continuato
Scanu che questa possa essere l’ultima Commissione dell’inchiesta perché
crediamo fermamente che le proposte che avanzeremo al Parlamento e al
governo avranno tutti i requisiti per essere accolte, permettendo una
definitiva soluzione dei gravi problemi oggetto della nostra indagine”.
A rassicurare sull’efficacia del lavoro della commissione d’inchiesta,
ci sono nomi di tutto rispetto, dai magistrati Raffaele Guariniello,
Giovanni Francesco Izzo, Mauro Mura ai consulenti scientifici Armando
Benedetti (fisico); Chiara Cantaluppi (ricercatrice), Domenico Della
Porta (primario di Medicina del lavoro), Gavino Faa (anatomopatologo),
Giuseppe Mastrangelo (epidemiologo), Franco Nobile (oncologo), Riccardo
Carlo Rossi (oncologo), Sandro Sandri (fisico), Corrado Tinè (ingegnere
nucleare), Massimo Zucchetti, (ingegnere nucleare). Tra gli altri
consulenti: Paride Minervini, militare esperto tecnico-balistico; Ester
Rotoli, dirigente dell’Inail; Valerio Strinati, già consigliere del
Senato, Fernando Termentini, militare esperto nella bonifica di ordigni
esplosivi. - (PRIMAPRESS)
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