martedì 1 marzo 2016

Uranio impoverito: l'eterna battaglia per la giustizia

 venerdì 3 marzo a galatinaMentre la minaccia di una guerra ad ampio raggio in Siria e Libia è sempre più reale, migliaia di militari italiani da oltre vent’anni combattono quotidianamente nella loro stessa patria una guerra dimenticata: quella contro l’uranio impoverito, con le cui polveri sono venuti in contatto inconsapevolmente nel corso di missioni in paesi quali Croazia, Bosnia-Erzegovina, Somalia, Kosovo, Afghanistan e Iraq. Una guerra dimenticata dalle istituzioni, che hanno dapprima negato l’utilizzo di tale materiale bellico da parte dei militari americani e che oggi fanno di tutto perché un velo d’oblio copra l’intera vicenda, e dimenticata anche dalla stessa opinione pubblica, a causa di uno “spostamento” di interesse da parte dei media nazionali e internazionali sulle vicende legate alla guerra al terrorismo nei paesi arabi da un lato e al soccorso e all’assistenza di migranti e profughi nel Mare Mediterraneo dall’altro.
Attualmente sono 3.763 i militari che hanno contratto in servizio una malattia per la quale sono in corso procedimenti legali per il riconoscimento del nesso di causa-effetto da esposizione a uranio impoverito, e 328 sono i decessi accertati (10 solo negli ultimi due mesi), quasi il doppio di tutti i caduti nelle missioni all’estero (Nato e Onu) a cui l’Italia ha finora partecipato.
Insieme agli esperti dell’Osservatorio Militare, associazione senza scopo di lucro che dal 1999 sta monitorando quanto avviene e sta tenendo alta l’attenzione sulla vicenda, il periodico Belpaese ha organizzato un convegno dedicato alle vittime dell’uranio impoverito, in programma venerdì 4 marzo alle 18 presso la sala conferenze del Palazzo della Cultura a Galatina, in piazza Dante Alighieri n. 51. L’incontro, patrocinato dal Comune di Galatina, vedrà la partecipazione del sindaco Cosimo Montagna, dell’assessore comunale alla Cultura Daniela Vantaggiato, di Stefania De Paolis e Gioacchino Di Lillo, rispettivamente referente per la Puglia e delegato dell’Osservatorio Militare, del presidente provinciale della Lilt Giuseppe Serravezza e di parenti di militari salentini deceduti per patologie contratte in seguito a missioni all’estero e causate all’esposizione a polveri di uranio impoverito, come è stato loro riconosciuto al termine di lunghi ed estenuanti procedimenti legali.

L’incontro sarà moderato dal Direttore responsabile del periodico “Belpaese” Andrea Colella.

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