- Categoria: Cronaca
- Scritto da com.stampa
Attualmente sono 3.763 i militari che hanno contratto in servizio una malattia per la quale sono in corso procedimenti legali per il riconoscimento del nesso di causa-effetto da esposizione a uranio impoverito, e 328 sono i decessi accertati (10 solo negli ultimi due mesi), quasi il doppio di tutti i caduti nelle missioni all’estero (Nato e Onu) a cui l’Italia ha finora partecipato.
Insieme agli esperti dell’Osservatorio Militare, associazione senza scopo di lucro che dal 1999 sta monitorando quanto avviene e sta tenendo alta l’attenzione sulla vicenda, il periodico Belpaese ha organizzato un convegno dedicato alle vittime dell’uranio impoverito, in programma venerdì 4 marzo alle 18 presso la sala conferenze del Palazzo della Cultura a Galatina, in piazza Dante Alighieri n. 51. L’incontro, patrocinato dal Comune di Galatina, vedrà la partecipazione del sindaco Cosimo Montagna, dell’assessore comunale alla Cultura Daniela Vantaggiato, di Stefania De Paolis e Gioacchino Di Lillo, rispettivamente referente per la Puglia e delegato dell’Osservatorio Militare, del presidente provinciale della Lilt Giuseppe Serravezza e di parenti di militari salentini deceduti per patologie contratte in seguito a missioni all’estero e causate all’esposizione a polveri di uranio impoverito, come è stato loro riconosciuto al termine di lunghi ed estenuanti procedimenti legali.
L’incontro sarà moderato dal Direttore responsabile del periodico “Belpaese” Andrea Colella.
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