martedì 24 luglio 2012

Quirra, la procura alza il tiro



Quirra, la procura alza il tiro

Una mossa che, nonostante io sia un’ottimista di natura, non me la sarei comunque aspettata.
La procura di Lanusei ha aperto un’altra inchiesta sul poligono, è la terza e ha indagato altre 4 persone (più i venti delle altre due indagini). Stavolta l’ipotesi di reato è turbativa d’asta mediante collusione: sarebbero stati pilotati degli appalti per truccare l’esito delle analisi di monitoraggio delle polveri aerodisperse e della radioattività del poligono di Quirra.
Domenico Fiordalisi, il coraggioso procuratore di Lanusei, ha deciso di alzare il tiro e di arrivare al cuore del problema: il rapporto tra il controllore e il controllato.
La notizia è stata riportata dai quotidiani L’Unione sarda e la Nuova Sardegna e, come sovente accade alle notizie che riguardano la favolosa isola, non “bucano” i tg e i quotidiani nazionali. Eppure sono state effettuate perquisizioni della polizia anche nel Nord Italia con annessi sequestri di computer e vari documenti.
Il sospetto è che l’appalto del 2008 commissionato dal Ministero della Difesa all’agenzia Nato Namsa, diviso in cinque lotti per realizzare un monitoraggio ambientale sul poligono di Quirra, e affidato ad altrettante ditte, fosse stato pilotato in modo da affidarlo a società compiacenti per poter così dipingere la situazione del poligono sardo in modo diverso dalla realtà. Un monitoraggio ambientale avviato nell’estate del 2008 e finanziato dal Ministero con due milioni e mezzo di euro. Il capitolato suddivideva l’attività in cinque lotti di indagine: una doveva controllare la radioattività aerodispersa, il secondo l’eventuale inquinamento elettromagnetico, il terzo lotto doveva analizzare gli elementi chimici nelle matrici ambientali e biologiche, il quarto doveva approdare in una certificazione ambientale, il quinto doveva realizzare un sistema informativo ambientale. Ognuno di questi lotti era stato affidato dalla Namsa ad altrettanti ditte. Ed è proprio in questo passaggio che secondo il pm Fiordalisi la procedura sarebbe stata pilotata.
Domenico Fiordalisi ha le spalle larghe per affrontare tutto, e sicuramente ha bisogno del sostegno di quanti vogliono conoscere la verità. La prima volta che approdai a Quirra, circa dieci anni fa, dai racconti degli abitanti, alla lotta di Mariella Cao e del suo comitato Gettiamo le basi, mi resi conto che qualcosa di inconfessato era accaduto e stava accadendo, in quella terra. Mai avrei pensato che qualcuno avrebbe avuto il coraggio e la consapevolezza per approdare a tanto.
Domenico Fiordalisi, forza, Toghe verdi è con te.

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