Mettiamo le cose in chiaro. Il carburante della centrale atomica di Chernobyl "pesava" 190 tonnellate. Molto più radiotossico del carburante "vivo" seppure meno radioattivo -non fatevi ingannare il più "cattivo" della radioattività non è il più "attivo" in termine di emissioni-, il solo carburante spento depositato sopra ed attorno alle centrali di Fukushima esplose "pesa" circa 2800 tonnellate. (Senza neanche qui contare i noccioli in fusione di queste centrali.) La domanda "tecnica" che l'AIPRI indirizza alle autorità incompetenti, ricordando loro di dare una occhiata alle loro proprie norme sui "pesi" dei depositi che impongono l'evacuazione eterna dei territori in caso di ricadute al suolo, è questa. Quante di queste 2800 tonnellate di scorie radioattive si sono diffuse in aerosol inalabili nell'aria ?
P.S.
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