venerdì 4 marzo 2011

E il Capitano disse: "Kirk, metta lo Scudo Spaziale a velocità smodata!"

l'Unità, 25 giugno 2001
Lettere al giornale
E il Capitano disse: "Kirk, metta lo Scudo Spaziale a velocità smodata!"
Caro Direttore,
leggendo le ultime cronache sulla questione dello Scudo Spaziale di Bush non si può non notare la solita vecchia musica: il Governo USA cerca di sponsorizzare come al solito il suo complesso militare-industriale fallimentare - almeno per quanto riguarda la difesa dei diritti umani - e popagatore di morte e distruzione. In particolare si sponsorizzeranno gli attori della tragicommedia nucleare - questa sì industria fallimentare sotto tutti i punti di vista - che ci avevano promesso energia elettrica gratis e a volontà fin dagli anni '50: il famigerato programma propagandistico di Eisenhower "Atomi per la pace".
Con gli anni abbiamo scoperto a nostre spese che il nucleare civile e militare sono inscindibili l'uno dall'altro. Basta vedere gli effetti di proliferazione - Iran, Israele, Pakistan, India, etc. - dovuti proprio all'applicazione letterale dell'ipocrita trattato di non proliferazione (NPT).
Lo sponsor nuclearista ufficiale all'interno delle Nazioni Unite è l'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica - AIEA - che, sempre negli anni '50, fece accordi per legare le mani a tutte le altre agenzie ONU, compresa l'OMS e l'ILO, in tema di effetti delle radiazioni sulla salute umana e dell'ambiente. L'AIEA è la stessa agenzia che "rassicurò" il mondo nel 1996 dicendo che i morti imputabili all'esplosione di Cernobil erano solo 32. Non serve denunciarli: i direttori della AIEA sono praticamente intoccabili dal punto di vista giuridico godendo di immunità che superano quelle dei diplomatici stessi.
La spiegazione è semplice: essi servono gli interessi di quelle cinque potenze nucleari che guarda caso compongono pure il consiglio di sicurezza dell'ONU - impedendone di fatto, con l'esercizio del diritto di veto, un funzionamento democratico vero e proprio. Ma non era sufficiente la creazione di un fantoccio giuridico per rasserenare i nuclearisti: occorreva nascondere al popolo gli effetti delle emissioni radioattive, ovvero: il cancro, le varie immunodeficenze, gli effetti sugli animali - vedi i recenti casi inglesi attribuiti a variopinti nuovi microorganismi - ed altre malattie esotiche le più strane.
Quasi quasi mi sentivo rassicurato dal programma sul Genoma Umano. Vuoi vedere, mi chiedevo, che proprio dal 1940 - l'inizio del Progetto Manhattan - il nostro DNA si è attivato improvvisamente a ritmo accelerato (anzi, nEuroStar) con mutazioni che garantiscono una origine non politica delle nostre disgraziate patologie? No, purtroppo non era così.
Attraverso la mia attività di ricercatore ho avuto la fortuna di conoscere James Phelps, testimone di fronte al Congresso USA in qualità di ex direttore della sicurezza di Oak Ridge, uno dei tre stabilimenti americani dove si produceva l'uranio, anche quello cosiddetto impoverito. Questo dottore - è un medico - mi ha descritto con dovizia di particolari come il programma Genoma fu una sua invenzione negli anni '80 dettata da motivi di sicurezza nazionale. Difatti si era appena assistito alla fine disgraziata della favola del virus come causa della leucemia e non convincevano le teorie di una origine virale dei tumori. Questo nonostante le grandi somme segretamente investite nel cosiddetto "Special Cancer-Virus Program". (nome in codice: operazione "MK-NAOMI", dal nome della base navale nucleare dove conduceva le sue ricerche quello che poi diventerà...lo "scopritore" del "virus" AIDS, lo stesso genio guardacaso del "virus" della leucemia).
Insomma, ci voleva una trovata geniale per spiegare come mai si fosse arrivati a questa pandemia. Qualcosa idealmente il più lontano possibile dall'immagine del fallout dovuto alle migliaia di bombe esplose nei test nucleari. Ci voleva qualcosa che lasciasse intendere una origine extra-umana, tipo destino, per quella che era già diventata la "peste del ventesimo secolo". Ed ecco appunto che James, oggi diventato antinuclearista, si inventò il progetto genoma. Ci vorranno decenni - pensò - l'industria nucleare è salva...
Qualche anno prima nella terna dei premi nobel per aver "scoperto" l'origine virale del cancro c'era un nostro concittadino e a me non pare proprio un caso vederlo oggi come responsabile italiano della ricerca sul Genoma: ancora più sconcio semmai mi appare saperlo nel comitato beneficenza di una famosa fondazione bancaria. E non vorrà forse dirmi, caro direttore, che non saranno proprio le banche a permettere il finanziamento megagalattico dello Scudo Spaziale - anti alieni, e Lei capirà il gioco di parole - che ci salverà quando anche San Marino avrà la sua brava bombetta nucleare?
Marco Saba

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