mercoledì 13 aprile 2011

Radiazioni e decontaminazione

Marcello Pamio – 7 aprile 2011 www.disinformazione.it

Le centrali atomiche sono fabbriche pericolosissime che producono atomi radioattivi – di solito dall’Uranio e dal Torio – e grandi quantità di calore.
Un impianto nucleare, usa il calore generato dalla decomposizione radioattiva per far bollire l’acqua, i cui vapori serviranno a mettere in moto delle turbine e produrre energia elettrica. Si tratta del modo più costoso, rischioso, assurdo e ignorante per produrre energia!
Se l’assorbimento del calore, per un qualsiasi motivo, viene meno, le barre di uranio si surriscaldano e possono esplodere o fondere, esattamente quello che è accaduto a Chernobyl e ultimamente nella centrale di Fukushima in Giappone.

L’immenso spreco di acqua
Una piccola centrale da 1000 MWatt (1 GWatt) ha bisogno di 1.800.000 litri di acqua ogni minuto, cioè 30.000 litri al secondo, circa un terzo della portata del nostro Po, solo per raffreddare i reattori.
Questo è il motivo per cui le centrali vengono costruite vicino a fonti di acqua fresca: mari, laghi e fiumi.
In Francia, il 40% di TUTTA l’acqua consumata in un solo anno viene usata per raffreddare i propri reattori nucleari!

Nonostante lo spreco incredibile di acqua, a livello ufficiale si propaganda esclusivamente il basso costo per kilowatt di energia prodotta dal nucleare, nessuno calcola i costi e i danni irreparabili ed irreversibili all’ambiente e agli esseri umani delle emissioni radioattive. Se infatti si considerassero i danni all’ecosistema e le malattie indotte dalle radiazioni (leucemie, tumori, malformazioni, sterilità, impotenza, ecc.) l’energia nucleare risulterebbe essere antieconomica, antiecologica e antiumana!
A 25 anni di distanza da quel sabato 26 aprile 1986, giorno dell’incidente accaduto alla centrale di Chernobyl in Bielorussia, si continuano ancora oggi a contare i morti, anche se il loro numero rimane un mistero!
L’Onu, irriverentemente, parla di 65 morti e forse 4000 presunti, mentre Greenpeace denuncia almeno 200.000 sicuri e circa 6 milioni di morti nei prossimi decenni. La triste e amara realtà è che oggi stiamo ancora pagandone le conseguenze.

Il terremoto in Giappone
La realtà giapponese è forse anche più grave: un reattore è andato in fusione producendo un inquinamento radioattivo pesantissimo. Le notizie sono frammentarie, e come sempre, non sapremo mai con esattezza l’entità dei danni e soprattutto dei rischi per gli esseri umani.
Certamente il fallout radioattivo, cioè la ricaduta delle particelle radioattive non riguarderà il Sol Levante, ma l’intero pianeta. Grazie alla circolazione di venti che distribuiscono gli inquinanti in tutta l’atmosfera, grazie alle correnti atmosferiche, oceaniche, le circolazioni idriche sotterranee, le alghe, pesci, uccelli, ecc. la radioattivià giungerà nel continente americano prima ed europeo poi.

Nonostante le rassicuranti parole degli esperti, dei testimonial pubblicitari, dei noti oncologi televisivi, dei governi e naturamente dei loro mentori (lobbies dell’energia e del cemento) le centrali atomiche sono pericolosissime.
Ricordiamo Chernobyl e pochi altri, ma secondo il Sipri, l’Istituto svedese per le ricerche pacifiche) dal 1945 fino al 1986 gli incidenti nucleari seri sono stati 160.[1] Secondo il Chemical and Engineering News, fino al 1977 gli incidenti nucleari statunitensi si aggiravano intorno ai 10.000![2]

L’attuale disastro ambientale del Giappone è solo l’ultimo in ordine cronologico e sembrerebbe molto più grave di quello avvenuto 25 anni fa.
La d.ssa Helen Caldicott, ex fisico dell’Università di Harvard e super esperta nucleare, ha descritto il disastro di Fukushima come una “catastrofe assoluta”, parecchie volte peggiore di quella di Chernobyl, anche perché la centrale giapponese contiene 30 volte le radiazioni di quella russa. Continua la d.ssa Caldicott denunciando che “Il mondo ora sta pagando – e pagherà comunque vada la crisi di Fukushima. Un prezzo salato per l’arroganza e l’avidità che hanno alimentato la loro voglia di costruire sempre più reattori. Facendola bere a politici ingenui, spingendo sui media, e portando una gran parte del pubblico a pensare che il nucleare sia una soluzione ‘verde e pulita’ per il problema del riscaldamento globale, l’industria nucleare ha costruito strutture in modo improprio, con poco o nessun riguardo per le norme di sicurezza, e lo hanno fatto spesso con il nulla osta delle autorità di governo”.[3]

Cosa si può fare per ridurre i rischi di eventuali contaminazioni radioattive?
Per proteggersi e difendersi da qualche cosa è importante comprendere e conoscere il nemico.
E’ doveroso a questo punto ricordare che non molto si può fare contro le subdole e penetranti radiazioni nucleari, ma certamente ridurne i danni è assai importante.
Altra cosa estremamente utile è in questo periodo, non farsi prendere dal panico e dalla paura, perché tali emozioni giocano un ruolo deleterio bloccando e paralizzando le coscienze.

Cos’è la radioattività
La radioattività è una violenta espulsione di microscopici ammassi di energia o particelle elettriche da parte di nuclei non stabili che si trasformano in altri emettendo particelle. Le particelle espulse si dicono ionizzanti perché rendono instabili le strutture di altri atomi, in cui si imbattono.
La ionizzazione può interessare l’aria, l’acqua, le pareti di una casa, la macchina e anche un organismo vivente come l’uomo e l’animale.

I radionuclidi
Si dicono radionuclidi o radioisotopi tutti quegli atomi che emettono radiazioni Alfa, Beta e Gamma.
Sono sempre presenti nell’atmosfera intorno alle centrali nucleari o dopo una esplosione atomica.

Ufficialmente si conoscono sedici radionuclidi:
Kripto-88, Stronzio-89-90-91, Yttrio-91, Zirconio-95, Molibdeno-99, Rutenio-103-106, Tellurio-127-129-131-132, Antimonio-127-129, Iodio-129-131-132-133-135, Cesio-134-136-137, Bario-140, Lantanio-140, Cerio-141-144, Nettunio-239, Plutonio-239, Curio-242.

Questi radioisotopi hanno un tempo di dimezzamento[4] molto diverso.
Per esempio lo Iodio-132 ha un tempo di dimezzamento di sole 2,4 ore, mentre il Plutonio-238 di 87,7 anni, per arrivare al Plutonio-239 che si dimezza in circa 24.100 anni.
In quanto ionizzanti sono tutti estremamente pericolosi per la salute umana, ma quelli che più interessano dal punto di vista salutare sono: Iodio 131, Cesio-137 e Stronzio-90.
Proprio i radioisotopi che vengono liberati da disastri nucleari e da esplosioni atomiche.

Radiazioni Alfa
Gli elementi che emettono Raggi Alfa sono: Plutonio-239, Uranio-233, Radio-226, Radon-222 e Polonio-210.
La radiazione Alfa, essendo di carica positiva, quando colpisce un organismo vivente, viene attratta da un organo o un apparato avente carica opposta, cioè negativa.
I danni possono essere semplici infiammazioni, necrosi o ustioni che colpiscono sia le cellule che le terminazioni nervose.
Gli organi più esposti alle radiazioni Alfa sono gli occhi e le orecchie, ma anche il cranio e i nervi cerebrali.
Tali radiazioni per fortuna hanno una penetrazione molto limitata e infatti basta coprire la pelle con indumenti spessi per proteggersi.
Risulta utile fare frequenti docce per lavare la pelle usando saponi all’argilla o alle alghe, mentre internamente la protezione si ottiene con assorbenti fitici e alginici (cereali integrali e alghe e loro estratti), anche l’argilla verde ventilata è un ottimo assorbente.

Radiazioni Beta
Gli elementi che emettono radiazioni Beta sono: Cesio 136-137, Iodio-131, Rutenio-106, Stronzio-89-90, Yttrio-90, Kripto-85, Zinco-65, Cobalto-60, Potassio-42, Fosforo-32, Carbonio-14.
Le radiazioni Beta sono molto più penetranti delle Alfa e quando entrano nell’organismo creano microscopiche ustioni, alterano i campi magnetici biologici, inattivano enzimi e vitamine, infiammano e indeboliscono l’apparato sessuale, fanno cadere i capelli e danno senso di stanchezza.
Quando un raggio Beta colpisce l’organismo è come un fulmine che si scarica sulle pareti delle arterie, sulla pelle, ustionando e lesionando.
Una buona difesa dalle radiazioni Beta, come vedremo alla fine del presente articolo, si ottiene con l’argilla verde ventilata e gli assorbenti alginici (alghe) e acidi fitici (cereali integrali).
Inoltre l’uso alimentare di fermentati, che stimolano tutte le ghiandole ormonali, è molto efficace sia come decontaminante che come ristrutturante nei punti colpiti dalle radiazioni.

Radiazioni Gamma
Gli elementi che emettono raggi Gamma sono: Cesio-137, Iodio-131, Kripto-85, Zinco-65, Cobalto-60, Potassio-40-42.
I raggi Gamma, della stessa natura dei raggi X delle radiografie, non sono corpuscoli ma ammassi di energia radiante: onde elettromagnetiche a piccola lunghezza d’onda e perciò molto penetranti da oltrepassare una lastra di piombo di 22 mm di spessore!
I raggi Gamma attraversano l’organismo umano come la luce attraversa il vetro di una finestra e possono provocare serie alterazioni strutturali dell’equilibrio elettrico cellulare; cedere per esempio energia a un elettrone libero facendolo diventare un pericoloso raggio Beta.
La difesa sta nella presenza continua di alginati, fitati, argilla e minerali come calcio, magnesio, potassio e sodio e in un apparato digerente forte e sano.

Iodio-131
Questo radionuclide è molto preoccupante per la salute per via della sua rapidità di assorbimento e immediata concentrazione nella tiroide. Si deposita inoltre nel fegato e ghiandole sessuali.
La tiroide negli esseri umani ha bisogno di Iodio per sintetizzare gli ormoni tiroidei e assume questo importante minerale dagli alimenti e in misura minore dalla respirazione[5].
Quando la concentrazione dello Iodio, a causa di una nutrizione non corretta, è scarsa, la tiroide diventa particolarmente avida di questo minerale e quindi lo accumula rapidamente appena lo riceve dal sangue.
Se a seguito di un indicente nucleare la concentrazione del radionuclide Iodio-131 nell’aria, terreno, alimenti, aumenta, questo viene assorbito istantaneamente nella tiroide stessa, raggiungendo dosi elevatissime.
Lo Iodio radioattivo nella ghiandola è in grado di provocare seri processi infiammatori e tumorali.
La tiroide accumula Iodio in maniera inversamente proporzionale alla sua massa: tiroidi più piccole, come nei bambini, accumulano maggiormente Iodio-131 rispetto le tiroidi grandi degli adulti![6]
Il periodo di latenza medio fra l’esposizione alle radiazioni e la diagnosi di patologia tiroidea è di circa 4-5 anni. I più frequenti tumori tiroidei infantili causati da un disastro nucleare sono i carcinomi papillari, mentre lo stato pre-tumorale è rappresentato dall’iperplasia micropapillare.[7]
Il tempo di dimezzamento biologico dello Iodio-131 è di 138 giorni, ma il suo dimezzamento fisico (cioè il tempo che l’organismo impiega per eliminarne la metà) è di soli 8 giorni.
La sostanza alimentare che ne viene impregnata in modo maggiore è il latte, mentre se non sono state irradiate, le varie crocifere (cavolo, verza, ecc.) stimolano l’aumento del glutatione che è uno dei migliori “spazzini” biologici dei radicali liberi.

Cibi naturali che contengono Iodio organicato e prontamente assimilabile (mg/100gr di alimento)
Zucca 0,062 mg, anguria 0,040 mg, cetriolo 0,037 mg, spinaci crude 0,036 mg, asparagi 0,030 mg, rape e bietole 0,025 mg, mirtilli 0,020 mg, arachidi 0,020 mg, fragole 0,019 mg, carciofi 0,018 mg, melanzane 0,017 mg, pesche 0,016 mg, banane 0,012 mg, carote e patate 0,012 mg ecc.[8]

Cesio-137
Il Cesio viene assorbito a livello intestinale in modo rapidissimo e la sua struttura chimica è molto simile a quella del Potassio, quindi viene utilizzato dall’organismo per “riempire” le cellule (visto che all’interno delle cellule c’è il Potassio e fuori il Sodio). La conseguenza è che la sua maggiore concentrazione si avrà nel muscolo degli animali, quindi nella carne che si mangia.
Il tempo di dimezzamento del Cesio-137 è di 30 anni, ma il dimezzamento biologico (cioè il tempo che l’organismo impiega per eliminarne la metà) è di 110 giorni.
Importantissimo è aumentare nell’organismo la quantità di Potassio organico in modo tale da complicare la vita al Cesio. Ovviamente se c’è poco Potassio nell’organismo, il Cesio potrà piazzarsi più facilmente dentro le cellule, creando seri problemi di salute.

Stronzio-90
Il Cesio viene scambiato per Potassio, mentre lo Stronzio viene scambiato per Calcio e quindi viene assorbito subìto dal’organismo che lo fissa nelle ossa.
Lo Stronzio-90 ha un tempo di dimezzamento fisico di circa 28 anni e mezzo, ma una volta fissato dalle ossa può rimanere lì per tutta la vita. Lo Stronzio si concentra nel latte degli animali quindi si dovrà porre attenzione alle proteine di derivazione alimentare.
A livello intestinale ne viene assorbito circa il 30%, ma importantissimo evitare anche questo minimo assorbimento.
L’acido alginico delle alghe si fissa allo Stronzio e ne impedisce l’assorbimento, mentre l’acido fitico dei cereali integrali aiutano nella fissazione del radionuclide per cui il loro utilizzo può essere di estrema utilità.

Protezione interna: sistema linfatico e ghiandole
Il sistema linfatico è una rete di canali in cui sono inserite le linfoghiandole (nodi linfatici) che servono da filtri: trattengono o distruggono virus, batteri, impurità, ecc.
La linfa inoltre provvede a nutrire le cellule e a raccogliere le sostanze di rifiuto.
Gli organi e ghiandole maggiormente esposte ai radionuclidi sono: fegato, cistifellea, pancreas, milza, reni, polmoni, ghiandole digestive, tiroide, timo, surreni, ipofisi, ghiandole sessuali.
Le radiazioni Beta e Gamma seccano, ustionano e invecchiano i tessuti colpiti.
Lo Iodio-131 si deposita nella tiroide, fegato e ghiandole sessuali, il Cobalto-60 nel pancreas, il Cromo-51 nelle reni e tiroide, il Plutonio-239 nei polmoni e il Potassio-40 negli organi sessuali.

L’importanza della nutrizione
Un regime alimentare vegetariano o vegano crudista, risulta di fondamentale importanza in questa fase, perché fornisce all’organismo enzimi, vitamine, minerali fibre e antiossidanti che aiutano le cellule e il sistema immunitario a proteggersi e a ridurre i danni dei raggi ionizzanti Alfa, Beta e Gamma.
Fornendo grandi quantità di Calcio, Iodio e Potassio organici, essi potranno intralciare i danni del Cesio, Iodio e Stronzio.

Protezione esterna
Le docce come abbiamo detto prima sono molto importanti per lavare via le tossine dalla pelle.
E’ possibile farsi in casa uno shampoo con prodotti decontaminanti:
- 200 gr di shampoo neutro.
- 1 cucchiaino di argilla verde
- 1 cucchiaino di alghe in polvere

Decontaminare frutta e verdura
Lasciare frutta e verdura in ammollo per almeno un ora in acqua contenente 2 cucchiai di argilla e un cucchiaio di alghe.

Perché le alghe hanno proprietà antiradioattive?
Gli acidi alginici dell’alga assorbono e neutralizzano le radiazioni.
Le alghe più assorbenti sono della specie Fucus, seguite dalle Laminarie e dalle alghe rosse.
Gli alginati, sempre contenuti nelle alghe, sono dei chelanti naturali in grado di assorbire i metalli pesanti radioattivi come il Plutonio-239, Uranio-235, Nettunio-239, Curio-242 e altri meno pesanti come il Piombo, Mercurio, Cobalto e Cadmio.
Gli acidi alginici e l’argilla non sono assimilabili dall’uomo, per cui escono senza intossicare il corpo.
Alla Mc Gill University di Montreal si è scoperto negli anni ’60 che l’aginato di sodio presente nell’alga Kelp può ridurre dal 50% all’80% la quantità di Stronzio radiattivo, assorbito attraverso l’intestino. L’alginato di sodio si lega allo Stronzio radioativo e assieme vengono espulsi attraverso le feci.

Perché l’argilla ha proprietà antiradioattive?
L’argilla è formata da silicati di alluminio idrati al naturale, cioè con proprietà bioregolatrici e assorbenti.
L’alluminio in natura si trova sotto forma di ossido, e come solfato è un purificatore di acque.
L’argilla non è assimilabile per cui viene espulsa dal corpo con le feci.
L’argilla si prende per un brevissimo periodo, mettendo alla sera un cucchiaino (solo di legno, no plastica e neppure metallo) di argilla verde ventilata. Si mescola vigorosamente. Alla mattina bere solo l’acqua buttando via il fondo depositato.

L’importanza dei fermentati
L’azione dei fermentati è quella di attivare naturalmente e al massimo grado la respirazione cellulare e con ciò di interrompere le reazioni dismetaboliche provocate dalle radiazioni.
Il fermentato è un predigerito crudo, ricchissimo di vitamine, enzimi, ormoni e sali minerali prontamente assimilabili.

Ricordo ancora di farsi prendere dal panico e dalla paura, perché queste emozioni bloccando e paralizzando le coscienze, complicando molto il quadro generale.


[1][1] “La decontaminazione radiattiva”, Mercedes Deotto Salimei
[2] Idem
[3]Destroyer of Worlds“ relazione della d.ssa Caldicott del 16 marzo 2011, tratto dall’articolo “Continua in Giappone la disinformazione sul disastro nulceare”, Edoardo Capuano, www.ecplanet.com/node/2384
[4] “Tempo di dimezzamento” è il tempo in cui la loro radioattività di dimezza o, detto in altro modo, il tempo che deve trascorrere affinché la metà dei nuclei di un dato radionuclide vada incontro a decadimento.
[5] “Ripercussioni sanitarie in caso di disastro nucleare”, dottor Roberto Gava http://www.informasalus.it/it/articoli/ripercussioni-sanitarie-disastro-nucleare.php
[6] Idem
[7] Idem
[8] “La tiroide e tutto il resto”, Valdo Vaccaro http://valdovaccaro.blogspot.com/2010/04/la-tiroide-e-tutto-il-resto.html

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