lunedì 13 febbraio 2012

Contaminazione radioattiva a Brescia





Il Capogruppo dell'Italia dei Valori in Commissione Ambiente solleva la questione in parlamento in seguito ai rilevamenti  del settembre scorso a Brescia.

“La relazione effettuata dall' ARPA lombarda il 19 settembre 2011  – ha dichiarato l'On. Sergio Piffari segretario  regionale dell'Italia dei Valori – non lascia spazio ad interpretazioni. I valori di contaminazione di Cesio-137 sono mille volte sopra i parametri imposti dalla legge”.

“ In qualità di cittadino Lombardo inanzi tutto, ed in particolare in qualità di membro della Commissione Ambiente – ha proseguito il parlamentare bergamasco – è mio dovere sollevare davanti a tutte le autorità competenti, la gravità della situazione esistente presso la ex cava Piccinelli  Il sito si trova da molti anni in stato di abbandono, e tutti i progetti di bonifica dell'area,  divenuta nel tempo una vera e propria discarica di materiale altamente tossico, sono colpevolmente finiti nel dimenticatoio da parte di tutte le autorità che averebbero dovuto vigilare. Quello che più sorprende è rappresentato dal fatto che la scoperta della contaminazione della falda sottostante, è avvenuta grazie ai rilievi che l'amministrazione comunale ha disposto in vista della costruzione del nuovo stadio. Mi chiedo come sia possibile che il Comune e la Regione si accorgano di queste pericolosissime situazioni con scoperte apparentemente del tutto casuali.” 

“In realtà tutte le autorità coinvolte - continua Piffari -  sono a conoscenza della questione ex Piccinelli dalla fine degli anni novanta, e in tutto questo tempo non hanno fatto altro che disinteressarsi della questione. Il Cesio-137 rilevato dalle analisi  è una sostanza altamente tossica, e la sua presenza  tra i materiali che hanno inquinato la falda desta massimo allarme. La legge n. 368 del 2003 ha imposto la creazione di un Deposito Nazionale per tutte le scorie presenti sul territorio italiano, ma quasi dieci anni dopo siamo ancora lontani dalla sua realizzazione. La conseguenza di questa inadempienza da parte dello Stato, è pienamente rappresentato dal caso ex Piccinelli. Ho provveduto a depositare un interrogazione a tutti i ministri competenti – ha concluso Piffari – per sollecitare con urgenza una soluzione della pericolosa e drammatica situazione che  interessa il comune di Brescia e i suoi cittadini. “

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