GU C 222 E del 18/09/2003 (pag. 99)
Lingua originale dell'interrogazione: FR |
Oggetto: Modifica dell'accordo WHA 12-40 fra l'OMS e l'AIEA |
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Il 28 maggio 1959, la 12a Assemblea
dell'Organizzazione mondiale della sanità approvando la sua risoluzione
WHA 12-40 si è legata all'Agenzia internazionale dell'energia atomica
tramite un accordo il quale oltre che subordinare i lavori o i programmi
dell'OMS, intersezionali con la sfera di attività dell'AIEA, al
controllo ed al verdetto di quest'ultima condiziona la procedura e il
proseguimento di detti lavori e programmi al negoziato di un consenso
(articolo 1, paragrafo 3). Lo stesso articolo 1 espone esplicitamente la rivendicazione, di parte, dell'AIEA a cui "spetta principalmente incentivare, promuovere e coordinare nel mondo intero le ricerche nonché lo sviluppo e l'utilizzo pratico dell'energia atomica a fini pacifici (…)". Nella costituzione dell'OMS, ratificata nel luglio 1946 ed entrata in vigore il 7 aprile 1948, gli Stati parti aderenti, in ossequio alla Carta delle Nazioni Unite, stabilivano quale principio della loro sicurezza che "un'opinione pubblica colta ed una cooperazione attiva da parte del pubblico rivestono un'importanza capitale per il miglioramento della salute delle popolazioni e che i governi hanno la responsabilità della salute dei loro popoli" mentre nella sua relazione consegnata all'OMS nel 1958 il "Gruppo di studio per i problemi di salute mentale posti dall'utilizzo dell'energia atomica" raccomandava che "la soluzione più soddisfacente per il futuro degli usi pacifici dell'energia atomica sarebbe l'avvento di una nuova generazione che avrebbe imparato ad adattarsi all'ignoranza ed all'incertezza (…)". Come reagisce il Consiglio a questa flagrante collusione fra due istituzioni internazionali che subordina le relazioni dell'OMS alla censura dell'AIEA ed al suo partito preso pronucleare? Non allarmano forse il Consiglio i danni e ostacoli, frapposti da dette manifeste compromissioni dell'OMS, alla serenità e veracità degli studi dell'UE in sede di predisposizione dei suoi programmi e azioni inerenti al settore nucleare e alle patologie (indotte dall'utilizzo di uranio impoverito in Iraq e in RFY o dalla conseguenze di Cernobil in Europa orientale)? Questo affronto alla trasparenza e all'indipendenza dell'OMS, rafforzato sia dal decennio trascorso prima che essa organizzi in proprio una conferenza sul dramma di Cernobil sia dalla mancata pubblicazione degli atti, non induce forse il Consiglio a denunciare la collusione introdotta da talune clausole di detto accordo? Si impegna il Consiglio ad esigere, nell'ambito del suo dialogo bilaterale con queste due istituzioni internazionali, la modifica dell'accordo WHA 12-40 (articolo 1, paragrafo 3: "si informeranno reciprocamente"), come lo prevede il suo articolo 13? | |||
Interrogazioni parlamentari | |||||||
18 dicembre 2002 |
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INTERROGAZIONE SCRITTA di Marie Isler Béguin (Verts/ALE) al Consiglio |
Risposta del Consiglio: "Il Consiglio informa l'onorevole parlamentare di non avere discusso nessuno dei punti esposti nella sua interrogazione."
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