Da: UNARMA Associazione Sindacale Carabinieri
AL MINISTERO DELLA DIFESA
Ufficio del Gabinetto del Ministro
e, per conoscenza:
AL COMANDO GENERALE DELL’ARMA DEI CARABINIERI
Ufficio Relazioni Sindacali
crm36736@pec.carabinieri.it
AL COMANDO CARABINIERI BANCA D’ITALIA DI ROMA
srm24761@pec.carabinieri.it
OGGETTO: Gas radon oltre i limiti di legge presso filiali Banca d’Italia - D.lgs 81/2008 artt. 36 e 37.
In data 6 marzo 2023 veniva pubblicato sulla testata giornalistica “Open line" un articolo giornalistico dal titolo:
“Banca d’Italia, l’allarme dei sindacati. Gas radon oltre i limiti di legge in sette filiali”. Nell’articolo si denuncia una concentrazione di Gas radon superiore a quella consentita dalla legge in sette filiali, un quinto del totale, così come riportato da una denuncia del Sibc, sindacato indipendente della Banca d’Italia, che con una lettera indirizzata allo stesso Istituto, rende noto che in «una recente rilevazione delle concentrazioni di Gas radon nella rete territoriale ha registrato - in ben sette filiali - il superamento della concentrazione rispetto ai limiti di legge» stabilita in 300 Bq/m3 dal Decreto legislativo n.101 del 2020. A ciò si annetta che “le rilevazioni sono state eseguite in tutte le sedi tranne quelle di Napoli, Trento e Padova che hanno indagini in corso”.
Sulla materia in argomento, già all'indomani dell’entrata in vigore del D.lgs, “parrebbe” che alcuni Carabinieri avevano notiziato - tramite nota diretta a codesto Comando Generale - gli obblighi giuridici che ne scaturivano anche per il datore di lavoro nell'ambito della nostra Istituzione. Si ricorda che presso queste strutture, oggetto di denuncia da parte del sindacato Sibc, i Carabinieri dei Nuclei Banca d’Italia svolgono servizio d’istituto h24, con mansioni di “lavoro notturno, videoterminali, uso di giubbotti antiproiettile, arma lunga etc. che provocano problemi posturali. Questi militari/lavoratori, come già più volte segnalato, a fronte del D.lgs 81/2008 entrato in vigore il 15.05.2008, non hanno MAI ricevuto alcuna informazione e sostanziale formazione in materia di emergenza e di primo soccorso. Solo nel corrente trimestre 2023 (dopo ben 15 anni), si è proceduto ad informare/formare il personale “sui rischi per la salute, la sicurezza sul posto di lavoro, sui rischi specifici sulle misure e attività di protezione e prevenzione connessi all’attività”, in palese violazione dell’obbligo ex art. 36 del D.lgs 81/2008. In questi anni è mancata anche la sorveglianza sanitaria: i Carabinieri operanti presso le filiali delle Banche d’Italia non sono MAI stati sottoposti a sorveglianza sanitaria nonostante, la stessa sarebbe “obbligatoria”.
Vi è da aggiungere, che solo nel novembre 2021 (dopo ben 13 anni) ed a seguito di interventi di questa Unarma, venivano resi noti i nominativi dei soggetti responsabili in materia di prevenzione e protezione: datore di lavoro, RSPP e RLSM; inoltre allo stato non “risulta” che siano mai stati adempiuti gli ulteriori obblighi del datore di lavoro, anche di informazione ex artt. 22, 109 – 110 D.lgs 101/2020 concernenti più direttamente i gravi rischi di salute per l’esposizione a Gas radon, anche con particolare riguardo alla acquisizione della “relazione firmata dall’esperto di radioprotezione”, munita di data certa (ex art. 109 co. 2 D.lgs 101/2020), relazione che, come noto, dovrebbe costituire - “per gli aspetti relativi ai rischi di esposizione alle radiazioni ionizzanti” - “il documento di cui all’art. 28 D.lgs 81/2008”, ossia il documento di valutazione “di TUTTI i rischi per la salute e sicurezza durante l’attività lavorativa”.
Per quanto sopra esposto si chiede:
1. di voler fornire informazioni circa le misure atte alla prevenzione che sono state finora adottate da parte del datore di lavoro, in ottemperanza agli obblighi previsti dal Decreto legislativo n.101/2020;
2. entro quanto tempo verrà posto rimedio al problema con l’indicazione delle “cautele”, anche in termini di monitoraggio preventivo, a tutela della salute di tutto il personale militare addetto alle strutture interessate.
3. comunicare se il DVR (relativo al lavoro svolto dai Carabinieri presso le 38 sedi di Banca D’Italia) sia mai stato integrato, e con quale data, con le ulteriori prescrizioni di cui al D.lgs 101/2020;
4. fornire informazioni in ordine al risultato della rilevazione delle percentuali di Gas radon, in tutte le filiali di Banca d’Italia già controllate (come risulta dall’articolo di Open line) oltre che quelle di Napoli, Trento e Padova, non appena saranno completate le indagini.
Il tutto a tutela della salute di tutti quei Carabinieri operanti nei servizi di Safety e Security presso le filiali della Banca d’Italia.
Si prega d’interessare la presente alle Autorità Giudiziaria competenti per territorio ovvero, a tutte quelle presenti nelle 38 sedi della Banca d’Italia ove operano i Carabinieri; al fine di valutare l’eventuale configurazione di illeciti di natura penale.
Cordialmente.
Roma, 14 marzo 2023
La Segreteria Nazionale
La presente ai sensi e per gli effetti della Legge 241/90, assume carattere di procedimento amministrativo, nell’ambito del quale, la scrivente Associazione, assume la titolarità di una posizione giuridica, in astratto configurabile come interesse legittimo, dal quale ne deriva la possibilità ad agire in ogni competente sede giustiziale e/o giurisdizionale.
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