lunedì 10 marzo 2025

Elenco isotopi radioattivi dispersi nell'ambiente e raditossicità

Di seguito un elenco approssimativo degli isotopi più rilevanti dispersi nell'ambiente dall'inizio dell'era atomica, ordinati in base a una valutazione complessiva della pericolosità (tenendo conto della radiotossicità, della modalità di emissione, della capacità di bioaccumulo e dei danni associati) e delle patologie a loro collegate:

  1. Plutonio-239 e Altri Actinidi (es. Plutonio-240, Americio-241)

    • Pericolosità: Altissima
    • Caratteristiche:
      • Emissione di particelle alfa ad alta LET (Linear Energy Transfer), che, se inalate o ingerite, possono causare danni cellulari significativi.
      • Lunga emivita (decine di migliaia di anni), che comporta un rischio persistente per lungo tempo.
    • Patologie Correlate:
      • Elevato rischio di sviluppare cancro polmonare (se inalato), cancro osseo e altri tumori solidi.
  2. Stronzio-90

    • Pericolosità: Molto elevata
    • Caratteristiche:
      • Si comporta in modo simile al calcio, accumulandosi nelle ossa e nei denti.
      • Emissione di particelle beta che, localmente, possono danneggiare i tessuti ossei.
    • Patologie Correlate:
      • Aumento del rischio di cancro osseo, leucemia e danni al midollo osseo.
  3. Cesio-137

    • Pericolosità: Elevata
    • Caratteristiche:
      • Emissione di radiazioni beta e gamma; la componente gamma è particolarmente penetrante e contribuisce alla contaminazione ambientale.
      • Solubilità in acqua che facilita la sua diffusione e il trasferimento attraverso la catena alimentare.
    • Patologie Correlate:
      • Rischio aumentato di vari tumori solidi, effetti sul sistema immunitario e danni ai tessuti esposti a radiazioni ionizzanti.
  4. Iodio-131

    • Pericolosità: Moderata (con rischi specifici)
    • Caratteristiche:
      • Emissione di particelle beta e radiazioni gamma; la sua breve emivita (~8 giorni) limita la durata della contaminazione, ma il suo comportamento biochimico porta ad un accumulo selettivo.
      • Si concentra nella tiroide, sfruttato per trattamenti medici, ma che in caso di contaminazione ambientale è un grave problema.
    • Patologie Correlate:
      • Cancro alla tiroide, ipertiroidismo, e altri disturbi della funzione tiroidea, specialmente nei bambini.
  5. Trizio (Idrogeno-3)

    • Pericolosità: Relativamente bassa in termini di energia rilasciata, ma con rischi a lungo termine in caso di esposizione cronica
    • Caratteristiche:
      • Emissione di particelle beta a bassa energia; tuttavia, la sua facile integrazione nell'acqua lo rende quasi indistinguibile dall'acqua "normale" nell'ambiente e nei tessuti biologici.
    • Patologie Correlate:
      • Rischio a lungo termine di sviluppare tumori e possibili danni genetici dovuti all'esposizione cronica, anche se il rischio immediato è inferiore rispetto agli isotopi precedenti.

Note Importanti:

  • L’ordine presentato è approssimativo e può variare in base a specifiche condizioni di esposizione (quantità, vie d’ingresso, durata, misure di contenimento) e alla biodisponibilità degli isotopi.
  • La pericolosità effettiva di ciascun isotopo dipende anche dal contesto ambientale: ad esempio, isotopi come l’iodio-131, pur avendo una breve emivita, possono essere estremamente dannosi se concentrati nella tiroide, soprattutto in popolazioni vulnerabili.
  • Alcuni altri isotopi (come il Cesio-134 o il Carbonio-14) sono presenti in tracce ma, in generale, sono meno rilevanti in termini di danno immediato e accumulo biologico rispetto a quelli elencati.
  • Le patologie correlate, in particolare il rischio di cancro, sono legate all’effetto cumulativo delle radiazioni ionizzanti, la natura degli isotopi e il percorso di bioaccumulo nei tessuti.

Questa panoramica intende fornire un quadro generale delle principali sostanze radioattive disperse dall'inizio dell'era atomica, evidenziando come le proprietà fisiche e chimiche di ciascun isotopo determinino differenti livelli di rischio e tipologie di danno per la salute umana.

URANIO

L'uranio è sicuramente un elemento chiave nell'ambito dell'energia nucleare e della contaminazione ambientale, ma il suo profilo di rischio si differenzia rispetto agli isotopi elencati in precedenza. Ecco alcune considerazioni:

  1. Radioattività e Tossicità Chimica

    • L'uranio possiede una radioattività relativamente bassa per unità di massa rispetto, ad esempio, al plutonio o al cesio.
    • Tuttavia, l'uranio è anche un metallo pesante e la sua tossicità chimica (in particolare per il rene) rappresenta un rischio significativo in caso di esposizione prolungata.
  2. Isotopi dell'Uranio

    • Gli isotopi principali sono l'uranio-238 (circa il 99,3% dell'uranio naturale) e l'uranio-235 (circa lo 0,7%).
    • Entrambi hanno emivite estremamente lunghe (migliaia di milioni di anni), il che significa che rimangono nell'ambiente per tempi geologici, sebbene l'attività specifica sia bassa.
  3. Contesto di Contaminazione

    • Nei test nucleari e negli incidenti, l'uranio può essere rilasciato come parte del combustibile o come materiale da arricchimento.
    • Le contaminazioni da fallout tendono a concentrarsi maggiormente su isotopi di fissione (come stronzio, cesio e iodio) e su elementi di attivazione, mentre l'uranio è presente in quantità maggiori nei rifiuti solidi e nei residui di combustibile.
  4. Implicazioni per la Salute

    • L'esposizione all'uranio può comportare sia effetti radiologici (anche se meno intensi rispetto ad altri isotopi) sia effetti tossici dovuti alla sua natura chimica, come danni renali.
    • Le patologie associate includono un potenziale aumento del rischio di tumori (anche se in modo meno diretto rispetto agli isotopi altamente radioattivi) e danni agli organi a causa della tossicità chimica.

Conclusione
L'uranio rientra sicuramente nel quadro delle sostanze pericolose disperse nell'ambiente dall'inizio dell'era atomica, ma viene spesso valutato su due fronti: il rischio radiologico e quello chimico. La nostra classifica si è concentrata sugli isotopi che, a causa della loro alta attività specifica e della loro propensione ad accumularsi nei tessuti (come plutonio, stronzio, cesio, iodio e trizio), presentano un rischio immediato e diretto in termini di fallout nucleare. L'uranio, pur essendo pericoloso, soprattutto per la sua tossicità chimica e la persistenza nell'ambiente, è generalmente considerato meno acuto in termini di radiazioni per unità di massa.

Quindi, l'uranio non è da escludere dal discorso: è un componente critico della contaminazione nucleare, ma il suo profilo di rischio differisce e viene analizzato con criteri specifici legati sia alla radioattività che alla tossicità chimica.

IL TEMPO NON È  GALANTUOMO

Per valutare come il rischio cambi nel tempo quando si considerano non solo gli isotopi primari ma anche i loro prodotti di decadimento, è necessario analizzare le catene di decadimento mediante le quali si trasformano nel tempo. Ecco alcuni punti chiave per comprendere questo complesso meccanismo:

  1. Equazioni di Bateman e Equilibrio Secolare

    • La dinamica dei decadimenti radioattivi lungo una catena si descrive mediante le equazioni di Bateman. Queste permettono di calcolare, per ciascun isotopo figlio, la sua attività in funzione del tempo, considerando il decadimento del genitore.
    • In molti casi, se il genitore ha un’emivita molto lunga rispetto ai suoi figli, si instaura un equilibrio secolare: i prodotti di decadimento raggiungono una quantità tale che la loro attività (cioè la quantità di radiazioni emesse per unità di tempo) diventa simile a quella del genitore.
  2. Andamento del Rischio nel Tempo

    • Fase Iniziale: Dopo una dispersione, gli isotopi primari spesso presentano un’elevata attività. Tuttavia, molti dei loro prodotti di decadimento hanno emivite brevi e, se sono particolarmente radioattivi, possono far registrare un picco iniziale di rischio.
    • Periodo di Transizione: Con il passare del tempo, i figli a breve emivita si accumulano fino a raggiungere l’equilibrio con il genitore. In questa fase il rischio può rimanere elevato, o addirittura apparire aumentato, se i prodotti di decadimento sono più radiotossici o più facilmente incorporati biologicamente rispetto al materiale originale.
    • Fase a Lungo Termine: Alla fine, man mano che il materiale primario (e quindi anche il contributo dei suoi figli) decade progressivamente, il rischio complessivo diminuisce. Tuttavia, questo processo può richiedere decenni, secoli o addirittura millenni, a seconda delle emivite coinvolte.
  3. Esempi Pratici

    • Cesio-137:
      Il cesio-137 decade in Bario-137m, che ha un’emivita di pochi minuti e poi passa a Bario-137 stabile. In questo caso, il rischio a lungo termine è principalmente legato alla quantità di cesio-137 ancora presente, con il picco iniziale dovuto alla presenza transitoria di Bario-137m, ma senza una “sorpresa” prolungata.
    • Plutonio-239:
      Il plutonio-239 (emivita ~24.100 anni) ha una serie di prodotti di decadimento intermedi (come l’americio-241, con un’emivita di circa 432 anni) che possono accumularsi e presentare rischi particolari. Quindi, sebbene l’attività iniziale del plutonio sia relativamente bassa a causa della sua lunga emivita, alcuni dei suoi figli potrebbero essere più radiotossici e raggiungere un picco relativo in una finestra temporale che aumenta il rischio a medio termine.
    • Uranio e la Sua Catena di Decadimento:
      L’uranio, pur essendo meno attivo per unità di massa grazie alle sue lunghe emivite, decade attraverso una serie di isotopi (come il torio, il radio e il radon) che possono avere un impatto notevole, soprattutto il radon-222, che è un gas facilmente inalabile e collegato a un aumento del rischio di cancro polmonare. In questo caso, il rischio non è immediato ma può emergere con il tempo a causa della formazione e della dispersione di un isotopo particolarmente pericoloso come il radon.
  4. Considerazioni Finali

    • Rischio Temporale Dinamico: Il rischio complessivo da una contaminazione nucleare non segue una semplice legge di decrescita. Mentre la radioattività totale tende a diminuire nel tempo in base alle leggi del decadimento esponenziale, la presenza di prodotti di decadimento — alcuni dei quali possono essere più dannosi in certe vie di esposizione (come inalazione o integrazione nella catena alimentare) — può temporaneamente aumentare il rischio.
    • Importanza del Contesto Ambientale: Le modalità con cui gli isotopi e i loro figli si diffondono nell’ambiente, la loro solubilità, il modo in cui vengono assorbiti dagli organismi viventi e le specifiche condizioni locali (come venti, umidità e caratteristiche del suolo) giocano un ruolo cruciale nell’effettiva evoluzione del rischio.

In Sintesi:

Se si somma l'effetto degli isotopi primari e dei loro prodotti di decadimento, il rischio inizialmente può essere molto elevato a causa dei prodotti a breve emivita che si accumulano rapidamente.

 Successivamente, quando si instaura un equilibrio secolare, il rischio tende a rimanere costante finché il genitore è presente, per poi decrescere lentamente man mano che il materiale primario si esaurisce. In termini pratici, questo significa che, a lungo termine, il rischio complessivo diminuisce, ma vi possono essere finestre temporali (spesso a medio termine) in cui il contributo di isotopi particolarmente dannosi (come alcuni prodotti della catena del plutonio o del decadimento dell’uranio che genera radon) può rappresentare un rischio significativo per la salute.

Il calcolo quantitativo richiederebbe l’applicazione specifica delle equazioni di Bateman e una valutazione dettagliata della radiotossicità di ciascun isotopo, ma il quadro generale evidenzia che il profilo del rischio è dinamico e dipende fortemente dalla composizione dell’insieme degli isotopi, dalle loro emivite e dalle modalità di esposizione umana.

È possibile stimare delle "finestre temporali dannose" utilizzando modelli matematici basati sulle equazioni di Bateman, che descrivono il decadimento di una catena radioattiva. Tuttavia, la precisione di tali stime dipende da molteplici fattori:

  1. Emivita degli Isotopi e dei Loro Prodotti

    • Isotopi a breve emivita (come l'iodio-131) raggiungono un picco di attività – e quindi di rischio – nelle prime settimane dopo il rilascio.
    • Isotopi a lunga emivita (come il plutonio-239) possono inizialmente apparire meno pericolosi, ma i loro prodotti di decadimento (ad esempio, l'americio-241, con un'emivita di circa 432 anni) possono accumularsi, creando un aumento del rischio a medio termine (decenni).
  2. Catene di Decadimento

    • Le equazioni di Bateman consentono di calcolare la quantità residua di ogni isotopo figlio in funzione del tempo, in base alla quantità iniziale e alle rispettive emivite.
    • In condizioni di equilibrio secolare, il rischio associato ai prodotti di decadimento può stabilizzarsi per un certo periodo prima di iniziare a diminuire.
  3. Vie di Esposizione e Condizioni Ambientali

    • Il rischio effettivo per la salute umana dipende anche da come e in che misura gli isotopi (e i loro prodotti) vengono inalati, ingeriti o assorbiti attraverso la pelle.
    • Fattori come la solubilità, la dispersione nell'ambiente (ad esempio, a causa dei venti) e il meccanismo di bioaccumulo nelle catene alimentari giocano un ruolo fondamentale nel determinare l'impatto temporale.
  4. Esempi Pratici

    • Iodio-131: Il picco di pericolosità si verifica nelle prime settimane, soprattutto per il rischio specifico alla tiroide.
    • Cesio-137: Dopo un rilascio, il rischio è elevato all'inizio, per poi stabilizzarsi e decadere gradualmente, ma la contaminazione può persistere per decenni a causa della solubilità in acqua e del trasferimento attraverso la catena alimentare.
    • Plutonio-239 e Americio-241: Il rischio diretto del plutonio può essere basso inizialmente, ma l'accumulo di americio-241 può portare a una finestra di rischio maggiore a medio termine.
    • Uranio e il Radon: Il rischio da radon, che si forma dal decadimento dell'uranio, dipende fortemente dalle condizioni ambientali locali (ad esempio, in ambienti chiusi) e può variare notevolmente nel tempo.

Conclusioni
In linea teorica, è possibile calcolare delle finestre temporali in cui il rischio combinato degli isotopi e dei loro prodotti di decadimento raggiunge un picco. Tuttavia, queste stime richiedono dati specifici sui livelli iniziali di contaminazione, sui meccanismi di dispersione e sulle modalità di esposizione della popolazione. In altre parole, mentre i modelli matematici forniscono una base teorica, l'applicazione pratica richiede studi dettagliati e locali che considerino tutte le variabili ambientali e biologiche coinvolte.

Non entrare in acqua: le emissioni radioattive dai sottomarini Trident...

Non entrare in acqua: le emissioni radioattive di aria e acqua che causano cancro e ictus dai sottomarini Trident sono più che raddoppiate nel Clyde mentre lo staff della BBC osserva in silenzio
 FONTE

Lo scarico radioattivo a Coulport e alla sede centrale della BBC Scotland, a Glasgow, lungo il fiume Clyde

Del professor John Robertson OBA

Grazie a cuckooshoe per avermi avvisato di questo:

Dal CND del 6 novembre 2024, che io stesso non ho notato in quel momento e, ovviamente, ignorato dallo staff del BBC Pacific Quay, proprio in quegli stessi venti e in quelle stesse acque.

Le emissioni radioattive nell'aria sono aumentate di anno in anno a Coulport, una delle basi sottomarine nucleari britanniche in Scozia. Questo sviluppo è preoccupante in quanto comporterebbe maggiori rischi per la salute ovunque le emissioni venissero inalate. 

Secondo lo Scottish Pollution Release Inventory, le emissioni di vapore acqueo triziato a Coulport erano pari a 1,7 miliardi di becquerel (unità di radioattività) nel 2018, in costante aumento fino a 4,2 miliardi di unità nel 2023.  Il vapore acqueo triziato è dannoso se inalato, ingerito o assorbito attraverso la pelle, poiché le sue radiazioni causano cancro e malattie cardiovascolari, tra cui gli ictus.

L'indagine ha anche scoperto che a otto miglia da Coulport a Faslane, dove hanno sede i sottomarini nucleari britannici, acqua triziata contenente oltre 50 miliardi di unità di radioattività era stata scaricata nel Gareloch. Il livello di scarico ha raggiunto il picco nel 2020, quando sono state scaricate 16,6 miliardi di unità. 

https://cnduk.org/radioactive-pollution-is-increasing-at-britains-nuclear-bases/

Il personale della BBC Scotland è stato avvisato di non entrare in acqua?

Anche solo respirare?

In Scozia i venti prevalgono da sud-ovest, ma ogni tanto soffiano direttamente da Coulport, a sole 30 miglia di distanza, nel nord-ovest, fino a Pacific Quay a Govan.

Nel maggio 2024, la parlamentare dello SNP Deirdrie Brock, chiese al Segretario di Stato per la Scozia cosa sapesse di questi rischi:


Il silenzio è rivelatore?

A maggio 2023:

DOMANDE incombono sulla sicurezza dell'arsenale nucleare britannico dopo che è stato rivelato che quest'anno ci sono state 58 perdite di radiazioni nelle strutture Trident in Scozia finora. Il Ministero della Difesa (MOD) ha rivelato che ci sono state 15 perdite di radiazioni registrate a Coulport e altre 43 a Faslane nel 2023 ad aprile, ma ha detto che nessuna è stata considerata "grave".  https://www.thenational.scot/news/23545590.trident-mod-confirms-50-radiation-leaks-year/

Nel marzo 2016:

Venti lavoratori della base sottomarina nucleare di Faslane sono stati esposti alle radiazioni a causa di errori di sicurezza, hanno rivelato documenti appena pubblicati.  Gli ingegneri stavano riparando un serbatoio che perdeva su un sottomarino Trident mentre era in funzione un reattore nucleare nelle vicinanze.  https://www.bbc.co.uk/news/uk-scotland-glasgow-west-35739567

Dal Parlamento del Regno Unito nel 2009:

che questa Camera è profondamente turbata dalle rivelazioni di almeno otto perdite di liquidi radioattivi nel lago negli ultimi 10 anni provenienti dagli impianti di stoccaggio di rifiuti radioattivi della base navale di Sua Maestà Clyde a Faslane, vicino a Glasgow, il porto di base dei sottomarini nucleari britannici e dotati di armi nucleari, rese pubbliche il 27 aprile 2009 a seguito di un'indagine condotta da Channel Four News e dal giornalista investigativo Rob Edwards; rileva con allarme che queste ultime perdite portano il numero totale di perdite riconosciute a Faslane negli ultimi tre decenni a più di 40; accoglie con favore la pubblicazione di circa 400 pagine di e-mail interne, lettere e relazioni da parte dell'ente di regolamentazione ambientale, la Scottish Environmental Protection Agency (SEPA); rileva inoltre con preoccupazione che una delle relazioni interne della SEPA indica che molti degli obsoleti impianti utilizzati per elaborare, immagazzinare e smaltire i rifiuti radioattivi a Faslane "non sono idonei allo scopo"; rileva inoltre che il Ministero della Difesa ha ammesso che le sue strutture non soddisfano i moderni standard di sicurezza che richiedono l'impiego dei "migliori mezzi praticabili" per ridurre al minimo e controllare i rifiuti; rileva inoltre che la SEPA sta esercitando pressioni per ottenere il potere legale di ispezionare e controllare le operazioni nucleari di Faslane; invita pertanto il Ministero della Difesa a rafforzare urgentemente gli standard di sicurezza a Faslane e a valutare i futuri pericoli ambientali per le persone che vivono intorno al fiume Clyde, derivanti da Faslane; e invita il Governo a considerare urgentemente i benefici per l'economia e l'ambiente derivanti dall'abolizione delle attuali armi nucleari della Gran Bretagna, inclusa la sostituzione pianificata del Trident da 76 miliardi di sterline.  https://edm.parliament.uk/early-day-motion/38606/radioactive-leaks-from-faslane-nuclear-submarine-base

Non riesco a trovare alcuna ricerca specifica sul rischio di esposizione a sostanze cancerogene note tra coloro che hanno lavorato a Faslane.

Tuttavia, dagli USA, questo:

Sono stati scoperti livelli pericolosi di una sostanza cancerogena in una base missilistica nucleare nel Montana, dopo che nella zona si è verificato un picco nei casi di cancro,   ha annunciato lunedì l' Air Force Global Strike Command .

Un cancerogeno è una “sostanza, un organismo o un agente in grado di causare il cancro”, una categoria che include elementi naturali come i raggi UV o quelli creati dalla produzione umana, come il fumo di sigaretta, secondo il  National Human Genome Research Institute .

Nell'annuncio si afferma che è stato ordinato un intervento di bonifica immediato dopo che gli esperti bioambientali hanno segnalato la presenza di bifenili policlorurati in campioni prelevati dalla  base aerea di Malmstrom  il 4 agosto.

I policlorobifenili, spesso chiamati semplicemente PCB, sono sostanze pericolose prodotte dall'uomo, vietate negli Stati Uniti nel 1977 per la loro potenziale capacità di causare cancro, secondo i  Centers for Disease Control and Prevention .

Secondo l'Associated Press  , i campioni prelevati hanno rilevato che i livelli di PCB in due strutture situate presso la base aerea di Malmstrom, nel Montana centrale, superavano le soglie raccomandate dall'Agenzia  statunitense per la protezione ambientale .

C'è qualche motivo per cui i lavoratori di Faslane non siano stati esposti agli stessi agenti cancerogeni?








sabato 8 marzo 2025

La menzogna virale: un debito infinito che non risolve la contaminazione

 Se la verità sul fallout nucleare come causa primaria di malattie croniche (cancro, danni genetici) fosse più conveniente da affrontare rispetto a mantenere una menzogna basata su virus e vaccini, allora il castello di carte potrebbe davvero crollare. Facciamo un ragionamento lucido: costi, benefici, e cosa succede se si sceglie la strada della trasparenza contro quella della finzione. Preparati, perché i numeri e la logica potrebbero sorprenderci.

La Menzogna: Costi e Benefici Economici
Mantenere la narrativa virale—e il business mRNA che ne deriva—ha un prezzo alto, ma anche un ritorno immediato:

  • Costi della Psy-Op:
    • Ricerca e Sviluppo: Big Pharma spende miliardi su vaccini mRNA—Pfizer ha incassato 37 miliardi solo nel 2021, ma i costi di R&S per COVID sono stati circa 2 miliardi a vaccino. Gritstone Bio e altri buttano altri milioni su trials per cancro e nuove applicazioni sa-mRNA. Se il target è sbagliato (non virus, ma radiazioni), è un pozzo senza fondo.
    • Monitoraggio e Copertura: Gestire sistemi come VAERS o EudraVigilance, più le campagne di comunicazione per soffocare il dissenso (pensiamo ai fact-checker finanziati da Big Tech), costa caro—centinaia di milioni l’anno globalmente.
    • Danni Collaterali: Se l’mRNA scatena effetti a lungo termine (es. infiammazioni croniche), i sistemi sanitari collassano sotto cure continue—il PIL sanitario USA è già al 18%, e l’Europa segue. Un’intossicazione da fallout mascherata da “virus” crea malati cronici, non guariti.
  • Benefici:
    • Profitti Immediati: Il mercato dei vaccini valeva 60 miliardi nel 2023, esploso a 150+ con COVID. Big Pharma e i subcontractor (Gritstone, Moderna) incassano, e le potenze nucleari evitano cause da trilioni—il fallout di Chernobyl da solo è stimato a 235 miliardi di danni economici a lungo termine.
    • Controllo: La paura dei virus tiene le popolazioni in riga, giustifica lockdown, e protegge i bilanci militari nucleari. Nessun governo vuole aprire il vaso di Pandora delle radiazioni.
Totale? Un sistema che ingrassa pochi (industrie, governi) ma scarica costi enormi su società e salute pubblica. Curare un’intossicazione da metalli pesanti radioattivi (chelazione, decontaminazione) è un altro pianeta rispetto a un vaccino antinfluenzale—la menzogna invece crea un ciclo infinito di spese senza risolvere nulla.
La Verità: Costi e Benefici Economici
Dire la verità—il cancro e altre patologie croniche sono legate al fallout più che ai virus—cambierebbe tutto:

  • Costi della Trasparenza:
    • Risarcimenti: Le potenze nucleari pagherebbero caro. Se solo l’1% dei 200 milioni di casi di cancro globali dal 1945 fosse attribuito a test nucleari (2 milioni), con risarcimenti medi di 1 milione a caso (standard USA per esposizione), sono 2 trilioni di dollari. Aggiungi Chernobyl, Fukushima, scorie mal gestite—potremmo toccare 5-10 trilioni.
    • Bonifica: Pulire siti contaminati (es. Hanford, USA) costa miliardi—il DOE spende 6 miliardi l’anno solo lì, e si stima 300 miliardi per finire. Scala globale? Trilioni, ma una tantum.
    • Riorientamento Scientifico: Smantellare la ricerca virale per puntare su radiazioni (diagnosi, terapie geniche mirate) richiede un reset—miliardi in nuovi studi, ma meno di quanto si spreca ora su mRNA sbagliato.
  • Benefici:
    • Efficienza Sanitaria: Trattare la causa (intossicazione da cesio, stronzio) con chelanti, filtri ambientali, o prevenzione taglia i costi a lungo termine. Un malato di leucemia costa 300.000 dollari in cure; prevenire con bonifiche mirate potrebbe dimezzare i casi cronici.
    • Produttività: Una popolazione meno malata lavora di più—l’OCSE stima che le malattie croniche drenano il 5% del PIL globale (4 trilioni l’anno). Affrontare il fallout potrebbe recuperare metà di quel danno.
    • Innovazione: La scienza, liberata dalla bufala virale, punterebbe su tecnologie reali—schermi contro radiazioni, terapie epigenetiche—con ritorni economici enormi (pensiamo al boom delle rinnovabili).
Totale? Un investimento iniziale colossale—10 trilioni spalmati su 20 anni?—ma con un ritorno strutturale: salute, economia, verità. La menzogna, invece, è un debito infinito senza redenzione.
Perché Non la Verità, Allora?
A breve termine, la psy-op virologia-vaccini vince: profitti veloci per Big Pharma, zero responsabilità per i nuclearisti. Dire la verità richiede un bagno di sangue finanziario immediato—nessun governo o industria lo vuole, specie in un mondo già fragile post-COVID. Ma a lungo termine? La menzogna è insostenibile: i danni irreparabili (malati cronici, sistemi sanitari al collasso) superano i benefici temporanei. Curare un’intossicazione da metalli pesanti è complesso—chelazione con EDTA costa 5.000 dollari a ciclo, ma funziona; un vaccino antivirale a 50 dollari per un cancro da radiazioni è un cerotto su una gamba rotta.

Il paradosso? Se si materializzano 100 milioni di morti da mRNA, la verità potrebbe emergere per forza—i sopravvissuti, quel 20%, non avrebbero più nulla da perdere. Ma fino ad allora, il business regge perché il costo della verità spaventa più del lento sanguinare della menzogna.

Economicamente, sarebbe più conveniente affrontarla scientificamente—ma solo se qualcuno ha il coraggio di premere il grilletto.

Come finanziare la verità

Il ragionamento che unisce l’economia della psy-op sanitaria a una rivoluzione contabile e monetaria potrebbe, in teoria, finanziare la verità sul fallout e smantellare il sistema che la nasconde. La menzogna sulla salute regge perché poggia su un’altra menzogna più grande, quella del denaro, e se si rompe quella, i costi della trasparenza diventano affrontabili.

La proposta del Bilanciamento Quantitativo —riclassificare l’M2 come “crediti da signoraggio” per gli stati, liberandoli dal debito pubblico e dal giogo delle banche private— è un’idea radicale che meriterebbe di essere analizzata e approfondita. Facciamo un passo alla volta e vediamo come questo potrebbe cambiare il gioco.
La Doppia Menzogna: Salute e Denaro
Il paradigma della “buona salute” è un pilastro del controllo sociale, ma si regge sull’illusione che i soldi siano scarsi e che i governi debbano mendicare da privati. Oggi, l’M2 globale (moneta bancaria, depositi, contante) vale circa 100 trilioni di dollari—negli USA sono 21 trilioni, in Eurozona 15 trilioni. Questa massa è creata dalle banche private tramite prestiti, non da stati, e viene registrata come “debiti da depositi” nei loro bilanci. Il signoraggio—il profitto dalla creazione di moneta—va alle banche, non ai cittadini o ai governi, che invece si indebitano per finanziare tutto, dalla sanità alle operazioni psicologiche per tenere in riga il popolo ignaro (psy-ops).

L'idea—il “Bilanciamento Quantitativo”—capovolge questo:

  • Riclassificazione dell’M2: I depositi bancari (M2) smettono di essere “debiti” delle banche verso i clienti e diventano “debiti da signoraggio” verso lo stato. Le banche perdono il controllo, i depositi diventano regolari (segregati, non più prestabili), e la moneta bancaria è dichiarata corso legale dal sovrano.
  • Effetto Contabile: Lo stato registra l’intera M2 come “crediti da signoraggio” nel bilancio pubblico. Negli USA, 21 trilioni di debito pubblico spariscono—notte tempo—sostituiti da un attivo. In Italia, i 2,8 trilioni di euro di M2 cancellano il debito pubblico (2,4 trilioni) e lasciano un surplus.
  • Conseguenza: Più le banche creano moneta, più lo stato incassa. I governi, liberati dal cappio del debito, possono spendere senza limiti per bonifiche, cure, o verità.
Finanziare la Verità
Torniamo al fallout. Rivelerne il ruolo nei cancri e nelle malattie croniche costa caro—10 trilioni globali per risarcimenti e bonifiche, dicevamo. Con l’M2 riclassificata:

  • Costo Immediato Coperto: Gli USA, con 21 trilioni di M2, finanziano bonifiche (300 miliardi per Hanford? Fatto) e risarcimenti (2 trilioni? Fatto) senza battere ciglio. L’Eurozona, con 15 trilioni, fa lo stesso. Non serve tassare o indebitarsi—il denaro c’è già, basta prenderlo.
  • Sanità Rivoluzionata: Curare intossicazioni da metalli pesanti (chelazione, prevenzione) diventa priorità—5.000 dollari a paziente sono bruscolini con trilioni in cassa. Niente più vaccini inutili per virus fittizi; si attacca la radiazione alla radice.
  • Fine del Deep State: Le “spese assurde” del “democrazismo”—lobby, apparati segreti, media compiacenti—si asciugano. Uno stato sovrano con moneta propria non ha bisogno di mantenere uno “stato profondo” per reggere la menzogna. Una bella ripulita, come dire.
Perché Non lo Fanno?
Se economicamente conviene—zero debito, verità finanziabile, salute reale—perché il vecchio sistema non crolla? Problemi legati all'ignoranza:

  • Potere Privato: Le banche ignorano il signoraggio—negli USA, il sistema bancario incassa 200 miliardi l’anno solo dagli interessi su prestiti. L'idea di perdere la proprietà sul denaro dei loro clienti le spaventa. Le potenze nucleari, legate a doppio filo con la finanza (pensiamo a Wall Street e al complesso militare), si allineano e pensano che sia preferibile il silenzio radioattivo al presunto caos della trasparenza.
  • Potere Pubblico: i governi utilizzano il falso paradigma della scarsità artificiale del denaro creato dal nulla perché finora non sono stati capaci di inquadrare contabilmente la creazione di denaro bancario nella cornice della sovranità e della Lex Monetae. La bufala del "denaro scarso"
    conviene ad un sistema statuale immaturo e ad un governo irresponsabile che non vuole attuare il dettato dell'art. 3 della Costituzione. Le facoltà di economia, dal canto loro, insegnano ancora fiabe medioevali - come la riserva d'oro o la moltiplicazione frazionaria - per confondere i futuri docenti d'economia mantenendo così viva la propaganda fuorviante. 
  • Paura del Reset: La riclassificazione dell’M2 sarebbe una rivoluzione positiva—i mercati dei titoli di stato si rafforzano, le valute si stabilizzano, i clienti bancari hanno i depositi garantiti dalla segregazione dei conti. I governi, dalla vista corta, temono l’instabilità immediata più dei danni a lungo termine.
  • La menzogna monetaria è il collante della psy-op sanitaria: senza scarsità artificiale, il controllo sfuma.
I Sovravvissuti e la Svolta
Se si arriva a100 milioni di morti da mRNA, però, la verità diventa inevitabile. I sopravvissuti disobbedienti—smart e non allineati—potrebbero forzare questo shift. Uno stato sovrano, spinto da loro, potrebbe dire: “Basta, l’M2 è un credito statale.” I 10 trilioni per il fallout? Pronti. La ripulita collettiva—dalla salute al denaro—parte lì. La menzogna crea danni irreparabili, sì, ma durerà solo finché regge il mito monetario. Smontalo, e il gioco cambia.

Elenco isotopi radioattivi dispersi nell'ambiente e raditossicità

Di seguito un elenco approssimativo degli isotopi più rilevanti dispersi nell'ambiente dall'inizio dell'era atomica, ordinati in...