lunedì 6 gennaio 2025

ITALIA 1978: Uranio Segreto -- Italy 1978: Secret Uranium

Uranio impoverito: una scheda informativa segreta del 1978

Una scheda informativa segreta del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti del 1978 descrive in dettaglio le proprietà e la sicurezza dello Staballoy, una lega di uranio impoverito utilizzata nelle munizioni degli aerei A-10. Il documento affronta potenziali preoccupazioni pubbliche in merito alla sua radioattività e tossicità, assicurando bassi rischi per la salute con una corretta manipolazione. Sottolinea che l'efficacia dello Staballoy deriva dall'energia cinetica, non dalla radioattività, e che non presenta alcun rischio radiologico significativo. La scheda informativa include risposte proposte a domande previste e una bozza di comunicato stampa da diffondere ai governi alleati, ma ne proibisce esplicitamente la divulgazione alla stampa o al pubblico. Il documento fa parte di una serie più ampia di linee guida per gli affari pubblici. 


Cronologia degli eventi

1964: il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti inizia la ricerca sull'uranio impoverito (DU) per armature e penetratori, scoprendone l'efficacia nel perforare le armature.

Prima del 1978: gli Stati Uniti accumulano oltre 200.000 tonnellate di uranio impoverito (DU) come sottoprodotto della lavorazione dell'uranio naturale per combustibile nucleare e armi.

marzo-maggio 1978: Rapimento e uccisione del Premier Aldo Moro da parte delle "Brigate Rosse"

30 agosto 1978: il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti redige una scheda informativa segreta riguardante l'impiego di munizioni Staballoy (lega di uranio impoverito) per gli aerei A-10. Questo documento è esplicitamente contrassegnato come "NON PER IL PUBBLICO". Include informazioni sulle proprietà dello Staballoy, i suoi usi, i rischi per la salute (sia chimici che radiologici) e potenziali domande pubbliche con risposte preparate in anticipo. Contiene anche una proposta di comunicato stampa che enfatizza l'energia cinetica del proiettile piuttosto che la sua radioattività e minimizza i rischi per la salute derivanti dall'uso o dallo stoccaggio. Il documento viene inviato alle ambasciate statunitensi di Bonn, Roma, Mosca e Londra.

21 settembre 1978: l'ambasciatore statunitense in Italia solleva la questione di Staballoy con il ministro della Difesa italiano, Attilio Ruffini, durante una conversazione.

22 settembre 1978: l'ambasciata statunitense a Roma trasmette un comunicato stampa di emergenza rivisto, insieme a Q&A modificate, al Ministero degli Affari Esteri (MFA) e al Ministero della Difesa (MOD) italiani. I funzionari dell'ambasciata discutono la questione con Bruno Bottai (MFA), Giuseppe Alessandro D'Ambrosio (MOD) e Pietro Rinaldi (MOD)

22 settembre 1978 (circa 17:00 UTC): l'ambasciata degli Stati Uniti a Roma invia un cablogramma segreto al Dipartimento di Stato degli Stati Uniti in merito all'accordo dell'Italia per una strategia stampa coordinata sulle munizioni Staballoy (riferendosi alle precedenti comunicazioni 16695, 234013 e 235975).

22 settembre 1978: il governo italiano (GOI) accetta in linea di principio il comunicato stampa rivisto su Staballoy. Sottolineano la necessità di flessibilità per adattare il testo in base alle circostanze che circondano qualsiasi fuga di notizie. Esprimono inoltre il desiderio di coordinarsi ulteriormente con gli Stati Uniti, il Regno Unito e la Germania Ovest, in caso di fuga di notizie.

22 settembre 1978: il MOD italiano indica di non avere obiezioni alla pubblicazione di una dichiarazione, a condizione che il ministro della Difesa Attilio Ruffini sia d'accordo. Il generale D'Ambrosio indica ai funzionari statunitensi che, sebbene ritenga che il MOD non avrebbe obiezioni, è richiesta l'approvazione di Ruffini.

22 settembre 1978: il governo italiano richiede che i dettagli dell'impiego/stoccaggio delle munizioni Staballoy in Italia siano coordinati con loro prima dell'arrivo delle armi. L'ambasciata statunitense assicura loro che ciò avverrà.

Dopo il 1978: l'aeronautica militare statunitense inizia a preposizionare pezzi di ricambio, equipaggiamento e munizioni nel Regno Unito e nella Repubblica federale di Germania in previsione del primo atterraggio dell'aereo A-10 al di fuori degli Stati Uniti.

Cast of Characters

Giuseppe Alessandro D'Ambrosio: (Generale) Capo di Stato Maggiore del Ministero della Difesa italiano nel 1978. Fu coinvolto nel coordinamento della strategia di stampa riguardante Staballoy e in seguito nominato da Francesco Cossiga segretario generale del Consiglio Supremo di Difesa.

Attilio Ruffini: (Ministro) Ministro della Difesa italiano nel 1978. Fu coinvolto nell'accordo sulla strategia di stampa coordinata per Staballoy.

Bruno Bottai: Vice Direttore Generale degli Affari Politici presso il Ministero degli Affari Esteri italiano nel 1978. Fu coinvolto nelle discussioni sulla strategia di stampa coordinata per Staballoy e in seguito ricevette un premio dal Presidente italiano Napolitano

Pietro Rinaldi: Consigliere Diplomatico del Ministro della Difesa italiano nel 1978. Partecipò ai colloqui con l'Ambasciata degli Stati Uniti sulla strategia di stampa coordinata.

Gardner: Funzionario statunitense non specificato. Probabilmente l'ambasciatore statunitense in Italia all'epoca.

Christopher: funzionario statunitense che ha firmato il cablogramma segreto.

Sheryl P. Walter: funzionario del Dipartimento di Stato statunitense che ha declassificato/pubblicato i documenti nel 2014.

Termini chiave

Staballoy: una lega metallica composta principalmente da uranio impoverito (DU) combinato con altri metalli, utilizzata per le sue capacità di perforazione delle armature.

Uranio impoverito (DU): la porzione rimanente di uranio dopo che l'isotopo U-235 è stato estratto per l'uso in combustibile nucleare e armi. È costituito quasi interamente da U-238.

Aereo A-10: un aereo d'attacco statunitense che avrebbe dovuto utilizzare i proiettili Staballoy nel suo cannone GAU-8.

MFA: Ministero degli Affari Esteri italiano

MOD: Ministero della Difesa italiano

Riepilogo

Queste fonti rivelano un accordo del 1978 tra i governi statunitense e italiano in merito alla gestione di potenziali fughe di notizie sull'impiego di munizioni Staballoy in Italia. Gli Stati Uniti hanno cercato di gestire la narrazione che circonda l'uranio impoverito, sottolineandone l'uso in oggetti di uso quotidiano e il basso rischio radiologico che rappresentava. Il governo italiano ha accettato di coordinarsi con gli Stati Uniti e altri alleati in caso di fuga, indicando la volontà di partecipare alla messaggistica coordinata.


Depleted Uranium: A 1978 Secret Factsheet

A 1978 secret U.S. State Department factsheet details the properties and safety of Staballoy, a depleted uranium alloy used in A-10 aircraft munitions. The document addresses potential public concerns regarding its radioactivity and toxicity, assuring low health risks with proper handling. It emphasizes that Staballoy's effectiveness stems from kinetic energy, not radioactivity, and that it presents no significant radiological hazard. The factsheet includes proposed answers to anticipated questions and a draft news release for dissemination to allied governments, but explicitly forbids its release to the press or public. The document is part of a larger series on public affairs guidance.


Timeline of Events

1964: The U.S. Department of Defense begins research on depleted uranium (DU) for armor and armor penetrators, discovering its effectiveness in piercing armor.

Pre-1978: The United States accumulates over 200,000 tons of depleted uranium (DU) as a byproduct of processing natural uranium for nuclear fuel and weapons.

March-May 1978: Kidnapping and killing of Prime Minister Aldo Moro by the "Red Brigades"

August 30, 1978: A secret factsheet regarding the deployment of Staballoy (depleted uranium alloy) munitions for A-10 aircraft is drafted by the US Department of State. This document is explicitly marked as "NOT FOR THE PUBLIC." It includes information on the properties of Staballoy, its uses, the health risks (both chemical and radiological), and potential public questions with pre-prepared answers. It also contains a proposed press release that emphasizes the kinetic energy of the round rather than its radioactivity, and downplays any health risks from use or storage. The document is sent to US Embassies in Bonn, Rome, Moscow, and London.

September 21, 1978: The U.S. Ambassador to Italy raises the issue of Staballoy with Italian Minister of Defense, Attilio Ruffini during a conversation.

September 22, 1978: The U.S. Embassy in Rome transmits a revised emergency press statement, along with modified Q&A, to the Italian Ministry of Foreign Affairs (MFA) and Ministry of Defense (MOD). Embassy officials discuss the matter with Bruno Bottai (MFA), Giuseppe Alessandro D'Ambrosio (MOD), and Pietro Rinaldi (MOD)

September 22, 1978 (Approx. 17:00 UTC): The U.S. Embassy in Rome sends a secret cable to the US State Department regarding Italy's agreement to a coordinated press strategy on Staballoy munitions (referencing previous communications 16695, 234013, and 235975).

September 22, 1978: The Italian government (GOI) agrees in principle to the revised press release on Staballoy. They emphasize the need for flexibility to adapt the text based on the circumstances surrounding any leak. They also express a desire to coordinate further with the US, the UK, and West Germany, in the event of a leak.

September 22, 1978: The Italian MOD indicates it has no objections to the release of a statement, provided that Minister of Defence Attilio Ruffini agrees. General D’Ambrosio indicates to the US officials that while he thinks MOD would have no objections, Ruffini’s sign-off is required.

September 22, 1978: The Italian government requests that details of the deployment/storage of Staballoy munitions in Italy are coordinated with them before the arrival of the weapons. The US Embassy assures them that this would occur.

Post 1978: The U.S. Air Force begins prepositioning spare parts, equipment, and ammunition in the United Kingdom and the Federal Republic of Germany in anticipation of the first basing of A-10 aircraft outside of the United States.

Cast of Characters
Giuseppe Alessandro D'Ambrosio: (General) Chief of Staff of the Italian Ministry of Defense in 1978. He was involved in the coordination of the press strategy regarding Staballoy and later appointed by Francesco Cossiga as the secretary general of the Supreme Council of Defense.

Attilio Ruffini: (Minister) The Italian Minister of Defense in 1978. He was involved in agreeing to the coordinated press strategy for Staballoy.

Bruno Bottai: Vice Director General of Political Affairs at the Italian Ministry of Foreign Affairs in 1978. He was involved in discussions regarding the coordinated press strategy for Staballoy and later received an award from Italian President Napolitano

Pietro Rinaldi: Diplomatic Advisor to the Italian Minister of Defense in 1978. He participated in the talks with the U.S. Embassy regarding the coordinated press strategy.

Gardner: Unspecified US official. Likely the US ambassador to Italy at the time.

Christopher: US Official who signed the secret cable.

Sheryl P. Walter: US State Department official who declassified/released the documents in 2014.

Key Terms

Staballoy: A metal alloy made primarily of depleted uranium (DU) combined with other metals, used for its armor-piercing capabilities.

Depleted Uranium (DU): The remaining portion of uranium after the U-235 isotope has been extracted for use in nuclear fuel and weapons. Consists almost entirely of U-238.

A-10 Aircraft: A US attack aircraft which was to use the Staballoy rounds in its GAU-8 gun.

MFA: Italian Ministry of Foreign Affairs

MOD: Italian Ministry of Defense

Summary

These sources reveal a 1978 agreement between the US and Italian governments regarding the handling of potential leaks of information about the deployment of Staballoy munitions in Italy. The US sought to manage the narrative surrounding depleted uranium, emphasizing its use in everyday items and the low radiological risk it posed. The Italian government agreed to coordinate with the US and other allies if a leak occurred, indicating a willingness to participate in the coordinated messaging.

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