venerdì 6 giugno 2025

Indagine ambientale e sanitaria sul possibile contributo di fattori radiologici ambientali

Richiesta istituzionale, destinata a parlamentari, ministeri, ARPA, Istituto Superiore di Sanità, o a un comitato indipendente per la sicurezza sanitaria.



📄 Richiesta di Indagine Ambientale Indipendente sul Potenziale Ruolo di Fattori Radiologici nelle Morti Improvvise Registrate Dopo il 2021

Al Presidente del Consiglio,
Al Ministro della Salute,
Alla Presidenza delle Commissioni Sanità e Ambiente del Parlamento Italiano,
Alle Agenzie Regionali per la Protezione dell’Ambiente (ARPA),
All’Istituto Superiore di Sanità,
Ai componenti del Comitato Tecnico-Scientifico,
Alle autorità sanitarie e scientifiche indipendenti interessate.


OGGETTO: Richiesta urgente di apertura di un’indagine ambientale e sanitaria sul possibile contributo di fattori radiologici ambientali nel verificarsi di eventi avversi cardiovascolari e morti improvvise in Italia a partire dal 2021.


Premesso che:

  1. A partire dal 2021 si è registrato un aumento anomalo di casi di collasso improvviso, arresto cardiaco e morti inspiegabili, anche in persone giovani e sane, talvolta nel pieno di attività sportive o lavorative;

  2. Diverse fonti mediche indipendenti hanno ipotizzato un possibile rapporto causale o sinergico tra questi eventi e l'esposizione a determinati farmaci sperimentali, inclusi vaccini a mRNA;

  3. Alcuni di questi eventi potrebbero anche essere favoriti o aggravati da condizioni ambientali tossiche che non sono attualmente sotto sorveglianza o sono sottostimate, come l’esposizione cronica a radiazioni ionizzanti a basso livello, potenzialmente legate a:

    • fallout radioattivo da attività militari o industriali internazionali (es. uso di uranio impoverito nei conflitti bellici),

    • rilascio ambientale da incidenti non dichiarati o da attività di sperimentazione bellica non trasparenti,

    • aumento silenzioso della contaminazione atmosferica da isotopi radioattivi trasportati da correnti globali;

  4. Il corpo umano può accumulare materiali radioattivi (es. cesio-137, stronzio-90, tritio, uranio) in organi sensibili come cuore, ovaie, midollo osseo, con effetti potenzialmente letali a lungo termine o destabilizzanti a livello cardiocircolatorio;

  5. Non risulta che sia stata avviata alcuna indagine radiologica sistematica e trasparente sul territorio italiano per correlare i decessi improvvisi a possibili esposizioni ambientali di questo tipo;


Si richiede pertanto:

  1. L’avvio urgente di una campagna nazionale di monitoraggio ambientale e biologico indipendente, con analisi dei livelli di contaminazione radioattiva in:

    • aria, acqua, suolo, derrate alimentari;

    • campioni biologici prelevati da soggetti deceduti per arresto improvviso (ossa, tessuti molli, cuore, ghiandole riproduttive).

  2. L’istituzione di una commissione scientifica interdisciplinare indipendente, con esperti di medicina nucleare, tossicologia ambientale, radioprotezione e cardiologia, per analizzare il potenziale contributo sinergico tra esposizione radioattiva a basso livello e reazioni avverse a terapie geniche/vaccinali.

  3. La trasparente pubblicazione periodica dei risultati di tali indagini, garantendo l’accesso a cittadini, ricercatori, medici e comitati etici.

  4. L’impegno a non escludere a priori ipotesi alternative alle narrazioni ufficiali, in nome della scienza aperta e della tutela della salute pubblica, e ad adottare misure preventive qualora emergessero correlazioni significative.


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